Come si fa la registrazione di un marchio?

Come si fa la registrazione di un marchio?

Per distinguere la propria attività dalla concorrenza e rafforzare la brand identity aziendale, la registrazione del marchio è lo strumento più efficace ed economico per ottenere questo risultato. Vediamo come avviene nel nostro articolo.

INDICE:

  1. Come avviene la registrazione di un marchio?
  2. Chi può opporsi alla registrazione di un marchio?
  3. Chi può essere titolare di un marchio?
  4. Cosa non può essere registrato come marchio?
  5. In che modo viene tutelato il titolare di un marchio registrato?

Come avviene la registrazione di un marchio?

Il marchio è un segno, formato di solito da elementi visivi e testuali, che distingue un prodotto o un servizio da quello della concorrenza. Ne esistono varie tipologie e in generale qualsiasi cosa è registrabile come marchio, purché, oltre ad avere il requisito di liceità, sia rappresentabile, nuovo e distintivo. Le modalità principali per presentare la domanda di registrazione di un marchio sono in via cartacea direttamente presso una Camera di Commercio oppure online sul sito dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

Chi può opporsi alla registrazione di un marchio?

Dopo aver ottenuto il certificato di registrazione, a partire da questa data e per i 5 anni successivi, c’è sempre la possibilità che un concorrente con un marchio anteriore contesti il marchio anche se registrato. Ciò significa che il titolare del marchio anteriore deve provare che il marchio contestato è nullo perché simile o identico al suo precedentemente registrato. Se la contestazione non porta alla cancellazione dello stesso, dopo 5 anni dalla registrazione diventa incontestabile (salvo rari casi).

Chi può essere titolare di un marchio?

Chiunque ha la possibilità di depositare un marchio, poiché non è necessario avere la Partita IVA e neppure essere titolare di un’impresa. La durata di un marchio di impresa è di 10 anni e alla scadenza è possibile rinnovarlo per ulteriori 10 anni senza limiti di rinnovo. Tuttavia, affinché sia effettivamente valido, è necessario utilizzare ininterrottamente il marchio entro i primi cinque anni dalla registrazione. In caso contrario, infatti, si osserva la decadenza per non uso. Per evitare questa conseguenza, infatti, è bene conservare le prove d’uso del marchio per essere in grado di dimostrarne l’effettivo utilizzo.

Cosa non può essere registrato come marchio?

La Camera di Commercio chiarisce che non si possono registrare come marchio d’impresa i segni:

  • contrari alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume,
  • che possono ingannare il pubblico, come ad esempio sulla qualità dei prodotti o servizi,
  • rappresentanti emblemi, stemmi internazionali, ecc.,
  • utilizzati in violazione di un diritto di autore altrui, di proprietà industriale o esclusivo di terzi.

Bisogna quindi assicurarsi che non esista un marchio già registrato uguale o simile a quello che si vuole iscrivere.

In che modo viene tutelato il titolare di un marchio registrato?

Avere un marchio registrato non vuol dire soltanto essere riconoscibili, ma significa anche assicurarsi che il proprio marchio non verrà utilizzato da terzi. Registrare il proprio marchio, infatti, tutela anche dal punto di vista legale e, di conseguenza, assicura l’esclusività sulla proprietà del marchio. Questo significa impedire a terzi di depositare un marchio uguale o simile al proprio (se già depositato) o di farne uso senza il proprio consenso. In ogni caso, si consiglia di monitorare costantemente quanto viene registrato dopo il proprio deposito tramite la consultazione delle Banche dati dei marchi.

 

Ho intrapreso la libero professione nel lontano 1996 nell’ambito delle visure ipotecarie e catastali per conto dei principali gruppi bancari e degli enti di riscossione pubblica. Contestualmente, per conto di enti religiosi ed ecclesiastici, ho curato la gestione dei loro patrimoni immobiliari: dal check immobiliare, allo studio di fattibilità fino alla riqualificazione e messa a reddito. Nel 2019 ho ideato VisureNetwork®, la prima piattaforma di affiliazioni in modalità white label nel settore delle informazioni commerciali. Seguo con attenzione gli scenari del mercato immobiliare e l’impatto che le innovazioni digitali avranno nell’attività economica delle imprese.

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