Bonus 110 condominio: come funziona e quali documenti servono all’amministratore

Bonus 110 condominio: come funziona e quali documenti servono all’amministratore

Le modifiche apportate dalla legge di Bilancio e dal Decreto Aiuti Quater hanno delineato delle nuove caratteristiche per i condomini che intendono usufruire del bonus 110 % per il condominio. Ma cosa cambia da adesso in poi? Puoi trovare di seguito la risposta a questa domanda.

INDICE:

  1. Superbonus e bonus edilizi: le novità previste per il 2023
  2. Bonus 110 e condominio
  3. Qual è la documentazione necessaria per richiedere il Bonus 110%?
  4. I documenti indispensabili
  5. Documentazione tecnica
  6. I documenti indispensabili
  7. Documenti contabili
  8. Recupera i documenti per richiedere il bonus con VisureNetwork!

Superbonus e bonus edilizi: le novità previste per il 2023

Nel 2023 il Superbonus non prevede più l’aliquota della detrazione unica al 110%, ma in molti casi scende al 90%. Inoltre, introduce diverse condizioni da rispettare per poter ottenere l’agevolazione e i passaggi della cessione del credito da quattro diventano cinque.

Restano invariati, invece, i beneficiari della detrazione e gli interventi agevolati, che continuano ad essere distinti in trainati e trainanti, devono comportare il miglioramento energetico e/o sismico dell’edificio e possono essere eseguiti anche mediante demolizione e ricostruzione.

Bonus 110 e condominio

In linea di massima, come anticipato sopra, a partire dal 2023 la detrazione è scesa al 90% sia per quanto riguarda i condomìni sia per gli edifici intestati ad un unico proprietario o in comproprietà tra più persine, che contengano fino a quattro unità immobiliari.

Per i condomìni, il Superbonus avrà un’aliquota al 110% qualora:

  • la delibera dell’assemblea sia avvenuta entro il 18 novembre 2022 con presentazione della CILAS entro il 31 dicembre 2022;
  • la delibera dei lavori sia avvenuta dal 19 al 24 novembre 2022 e la CILAS sia stata presentata entro il 25 novembre 2022
  • la richiesta del titolo abilitativo per interventi di demolizione e ricostruzione sia stata presentata entro fine 2022.

È compito dell’amministratore attestare le date delle delibere con una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Per quanto riguarda il caso dei condomìni che non hanno l’obbligo di nominare l’amministratore, la dichiarazione deve essere eseguita dal condòmino che ha presieduto l’assemblea.

Leggi anche >> Bonus facciate e Ecobonus per il Condominio: guida completa

Qual è la documentazione necessaria per richiedere il Bonus 110%?

I documenti da presentare per inserire nel 730 le spese sostenute per il Superbonus 110% sono molteplici. Oltre che fatture, bonifici e bollettini che attestano la spesa, per l’appunto, bisogna allegare anche l’asseverazione tecnica, la ricevuta dell’ENEA e molto altro. Tutte le indicazioni dettagliate sulla documentazione necessaria sono riportate nella circolare dell’Agenzia delle Entrate 28/E pubblicata il 25 luglio 2022.

I documenti indispensabili

Per attestare il titolo di possesso dell’immobile è necessario presentare i seguenti documenti:

  • visura catastale,
  • contratto preliminare di compravendita in caso di mancato passaggio di proprietà dell’immobile,
  • certificato di stato di famiglia del familiare convivente con il proprietario alla data dell’inizio dei lavori oppure dalla data in cui sono state sostenute le spese;
  • dichiarazione di successione se l’erede ha ereditato l’immobile dopo l’inizio dei lavori;
  • contratto di locazione o comodato per lavori svolti dagli affittuari;
  • sentenza di separazione per lavori fatti eseguire dal giudice assegnatario non intestatario dell’immobile.

Documentazione tecnica

Per poter attestare per iscritto i lavori eseguiti, sono indispensabili le asseverazioni tecniche dei professionisti che servono a dimostrare di aver soddisfatto il vincolo di efficientamento energetico di almeno due classi:

  • dichiarazione dell’amministratore di condominio per Superbonus 110% condominiale;
  • copia della delibera assembleare;
  • i dati catastali degli immobili oggetto dei lavori;
  • titolo abilitativo (CILA, SCIA, PDC);
  • APE ante e post eseguimento lavori;
  • ricevuta ENEA;
  • scheda descrittiva;
  • asseverazione requisiti tecnici e progettazione strutturale per interventi antisismici;
  • copia della polizza assicurativa tecnica;
  • consenso del proprietario all’inizio dei lavori in caso di affitto oppure comodato d’uso.

Documenti contabili

Sotto il profilo della contabilità, per ottenere l’agevolazione il contribuente deve dimostrare le spese che ha sostenuto mediante la presentazione di fatture, ricevute dei bonifici e bollettini, documentazione che deve essere conservata per almeno otto anni. È proprio questo, infatti, il periodo che l’Agenzia delle Entrate ha a disposizione per svolgere i controlli su quanto dichiarato e, in caso di irregolarità e per mancanza dei requisiti previsti dalla legge, come il salto di almeno due categorie energetiche, fa scattare la condanna a restituire la somma riconosciuta con una maggiorazione del 200% tra interessi e sanzioni.

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Ho intrapreso la libero professione nel lontano 1996 nell’ambito delle visure ipotecarie e catastali per conto dei principali gruppi bancari e degli enti di riscossione pubblica. Contestualmente, per conto di enti religiosi ed ecclesiastici, ho curato la gestione dei loro patrimoni immobiliari: dal check immobiliare, allo studio di fattibilità fino alla riqualificazione e messa a reddito. Nel 2019 ho ideato VisureNetwork®, la prima piattaforma di affiliazioni in modalità white label nel settore delle informazioni commerciali. Seguo con attenzione gli scenari del mercato immobiliare e l’impatto che le innovazioni digitali avranno nell’attività economica delle imprese.

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