Gli adempimenti burocratici per avviare un proprio e-commerce possono variare sulla base di diversi fattori. Vediamo, quindi, quali sono le autorizzazioni necessarie per la vendita online in modo tale da operare legalmente nel commercio elettronico.
In questo articolo scoprirai:
Autorizzazioni necessarie: SCIA e Certificazione Unica
Qualsiasi attività svolta sul web, se non effettuata da persone fisiche, ma realizzata da imprese a fini di lucro e non in via occasionale, è considerata un’attività commerciale a tutti gli effetti. Di conseguenza, si prevedono degli adempimenti di legge da rispettare. Dopo aver costituito l’impresa (individuale e societaria) e richiesto la Partita IVA, ecco cosa fare per iniziare la vendita online al dettaglio diretta al consumatore:
- presentare una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), che ha efficacia immediata, tramite lo Sportello Unico per le attività produttive (SUAP) del Comune,
- entro 30 giorni dall’inizio dell’attività provvedere all’apertura della posizione presso il Registro Imprese mediante Comunicazione Unica (ComUnica).
Si può presentare la SCIA anche insieme alla Comunicazione Unica (ComUnica) presso il Registro Imprese della Camera di Commercio, che a sua volta la inoltrerà al SUAP. Anche in caso di vendita online fra imprese (BtoB) bisogna procedere alla SCIA (o direttamente al SUAP del Comune) o al Registro Imprese con il modello SCIA della Camera di Commercio.
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Cos’è la SCIA nel commercio online?
La SCIA deve contenere alcune informazioni stabilite dalla legge (art. 19, Legge 241/1990) come:
- i requisiti di onorabilità e capacità, quindi l’assenza di fallimenti e condanne penali,
- il settore merceologico,
- il dominio web.
Inoltre, devi tenere presenti i seguenti divieti:
- effettuare operazioni di vendita all’asta mediante televisione e altri sistemi di comunicazione,
- inviare prodotti al consumatore, se non dietro sua specifica richiesta. È consentito l’invio di campioni o di omaggi senza vincoli per i consumatori,
- esercitare il commercio all’ingrosso e al dettaglio sullo stesso sito, se non ci sono due aree del sito separate.
Quali sono gli adempimenti fiscali per l’e-commerce?
Dato che l’argomento fiscale relativo all’e-commerce è molto complesso, ti suggeriamo di rivolgerti ad un professionista che venga incontro alle tue specifiche esigenze. Dal punto di vista fiscale, comunque, per avviare un e-commerce devi aprire una partita Iva e individuare il regime contabile. Inoltre, chi gestisce un’attività di commercio elettronico, ai fini delle imposte dirette, produce un reddito d’impresa. Di conseguenza, tale reddito è determinato dalla differenza tra i ricavi e i costi deducibili.
Per l’apertura della posizione Iva devi utilizzare il modello AA7/10 o AA9/12 entro 30 giorni dall’inizio effettivo dell’attività, tramite invio telematico Entratel effettuato direttamente o da soggetti abilitati o mediante Comunicazione Unica.
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