Cosa fa e quanto guadagna un consulente sulla sicurezza sul lavoro

Cosa fa e quanto guadagna un consulente sulla sicurezza sul lavoro

La sicurezza sul lavoro è un aspetto sempre più importante, data la crescente incidenza di infortuni e malattie professionali. In un contesto di questo tipo, il consulente per la sicurezza sul lavoro riveste un ruolo chiave nell’assicurare la salute dei lavoratori e la conformità normativa. Per diventare consulenti qualificati bisogna seguire un percorso formativo ad hoc e soddisfare i requisiti necessari. Ma da che parte iniziare? Scoprilo subito nel nostro ultimo articolo.

INDICE:

  1. Chi è il consulente per la sicurezza sul lavoro
  2. Quanto guadagna un consulente per la sicurezza sul lavoro
  3. Requisiti e step per diventare consulente per la sicurezza
  4. La legge 81/08
  5. Vantaggi del consulente per la sicurezza sul lavoro
  6. Come è possibile aumentare i guadagni di un consulente attraverso la rivendita di Visure

Chi è il consulente per la sicurezza sul lavoro

Il consulente per la sicurezza sul lavoro è un esperto nella prevenzione degli infortuni e nella gestione dei rischi sul posto di lavoro. Il suo ruolo principale è individuare e valutare i potenziali pericoli presenti nell’ambiente lavorativo, proponendo soluzioni per eliminarli o ridurli al minimo. Dopo una valutazione generale, collabora con le aziende per applicare le norme di sicurezza sul lavoro (decreto legislativo 81/2008 e successive modifiche), offrendo soluzioni efficaci per mitigare i rischi. Interagisce con diverse figure come responsabili delle risorse umane e della sicurezza, assicurandosi che le misure di sicurezza siano comprese e rispettate da tutti i dipendenti.

Cosa fa un consulente per la sicurezza sul lavoro

Sempre più aziende scelgono di affidarsi a un consulente per la sicurezza sul lavoro per orientarsi nel complesso panorama normativo e ridurre i rischi sul posto di lavoro. Questo professionista è fondamentale per garantire il rispetto delle leggi sulla salute e sicurezza dei lavoratori. Tra le sue mansioni principali, il consulente fornisce al datore di lavoro consigli su strumenti e procedure per garantire il rispetto delle normative di sicurezza, ridurre gli infortuni sul lavoro e gestire le malattie professionali dei dipendenti.

Mansioni principali

Il consulente può operare in vari settori come produzione, edilizia, sanità, commercio o servizi, sia come libero professionista che dipendente di aziende specializzate in consulenze di sicurezza. In ogni contesto, il suo obiettivo è garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, riducendo gli incidenti sul lavoro.

Chi garantisce la consulenza sulla sicurezza sul lavoro

La consulenza sulla sicurezza sul lavoro è garantita da professionisti esperti in normativa e gestione del rischio, il cui obiettivo principale è quello di assicurare un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle leggi vigenti. Questi consulenti possono essere ingegneri, tecnici della prevenzione o altri specialisti con una formazione specifica in sicurezza sul lavoro. Il loro compito è quello di valutare i rischi presenti in azienda, redigere documenti di valutazione dei rischi, elaborare piani di emergenza e formare il personale sui comportamenti da adottare per prevenire incidenti. La consulenza può essere offerta da liberi professionisti o da società specializzate che forniscono un supporto completo e continuo alle imprese, garantendo anche aggiornamenti costanti in base alle novità legislative.

Differenze tra formatore e consulente per la sicurezza

Sebbene il ruolo di formatore e quello di consulente per la sicurezza sul lavoro possano sovrapporsi in alcuni aspetti, essi svolgono funzioni diverse e complementari. Il consulente per la sicurezza si occupa principalmente dell’analisi e gestione dei rischi, fornendo alle aziende soluzioni pratiche per conformarsi alle normative e migliorare la sicurezza sul luogo di lavoro. Questo include attività come la valutazione dei rischi, la progettazione di piani di emergenza e la consulenza continua per l’implementazione di misure preventive. Il formatore per la sicurezza, invece, è focalizzato sull’educazione e la formazione dei dipendenti riguardo ai rischi specifici del loro ambiente di lavoro e sulle procedure di sicurezza da seguire. Il formatore organizza corsi, prepara materiali didattici e conduce sessioni di aggiornamento per assicurarsi che i lavoratori siano adeguatamente preparati e consapevoli dei pericoli e delle procedure di sicurezza. In sintesi, mentre il consulente si concentra su soluzioni tecniche e normative, il formatore si dedica alla sensibilizzazione e alla preparazione del personale.

Quanto guadagna un consulente per la sicurezza sul lavoro

Lo stipendio medio di un RSPP all’interno di un’azienda va dai 30.000 ai 40.000 euro l’anno, a seconda dell’esperienza. I professionisti più esperti possono superare i 50.000 euro annui. Per un RSPP che opera come consulente esterno, i costi dipendono dal numero di dipendenti e dal livello di rischio aziendale. Le tariffe partono da 1.000 euro all’anno per piccole aziende a basso rischio, fino a oltre 2.500 euro per aziende con rischi più alti e più dipendenti.

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Requisiti e step per diventare consulente per la sicurezza

Il consulente della sicurezza sul lavoro deve possedere competenze normative, tecniche, gestionali e sociali. Per diventare Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) in azienda, il consulente esterno deve soddisfare specifici requisiti normativi, descritti di seguito. Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro presta molta attenzione alla figura dell’RSPP, dall’atto di nomina ai requisiti richiesti. Secondo il Decreto legislativo 81/08:

  • l’RSPP deve essere nominato esclusivamente dal datore di lavoro, come stabilito dall’articolo 17,
  • il candidato all’RSPP deve possedere specifici requisiti, definiti dall’articolo 32.

Secondo la normativa vigente, inoltre, l’RSPP deve:

  • aver completato almeno la scuola media superiore (diploma),
  • possedere l’attestato di partecipazione a corsi di formazione per RSPP,
  • partecipare ai corsi di aggiornamento quinquennali,
  • nelle istituzioni scolastiche, l’RSPP deve essere scelto tra il personale con competenze in sicurezza sul lavoro.

Certificazioni necessarie per la sicurezza sul lavoro

Il percorso formativo per diventare consulente della sicurezza sul lavoro inizia con corsi di base che forniscono una panoramica generale delle normative e delle responsabilità del ruolo. Successivamente, è possibile specializzarsi in ambiti specifici come valutazione dei rischi, prevenzione degli infortuni e gestione delle emergenze. E chi desidera un livello avanzato? In questo caso ci sono master e corsi di perfezionamento sulla gestione integrata dei sistemi di sicurezza e la comunicazione con le aziende. È fondamentale rimanere aggiornati sulle nuove normative e pratiche attraverso corsi di aggiornamento. Infine, ottenere certificazioni professionali riconosciute come ISO e OHSAS può migliorare la credibilità e le opportunità lavorative.

Il Codice ATECO del consulente sulla sicurezza

Il codice ATECO per i consulenti sulla sicurezza è una classificazione utilizzata in Italia per identificare l’attività economica svolta da questi professionisti. In particolare, il codice ATECO 74.90.21 è specificamente associato alla “Consulenza sulla sicurezza ed igiene dei posti di lavoro“. Questo include servizi di consulenza in materia di sicurezza sul lavoro, igiene industriale, valutazione dei rischi, e sviluppo di piani di prevenzione e protezione. Questo codice è fondamentale per fini fiscali e amministrativi, poiché permette di categorizzare correttamente l’attività del consulente e di adempiere agli obblighi contributivi e fiscali previsti dalla normativa italiana. Inoltre, una corretta classificazione ATECO può facilitare l’accesso a eventuali agevolazioni o incentivi dedicati al settore della consulenza sulla sicurezza.

La legge 81/08

La legge 81/08, conosciuta come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, rappresenta la normativa principale in Italia per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa legge stabilisce gli obblighi per datori di lavoro, dirigenti e lavoratori, finalizzati a garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre. Include misure preventive e protettive, formazione obbligatoria, e procedure di valutazione dei rischi. La corretta applicazione di questa legge è essenziale per ridurre gli infortuni sul lavoro e per promuovere il benessere dei lavoratori, creando un contesto lavorativo in cui la sicurezza è una priorità fondamentale.

Vantaggi del consulente per la sicurezza sul lavoro

Assumere un consulente per la sicurezza sul lavoro offre numerosi vantaggi alle aziende. Questi professionisti sono esperti nel garantire la conformità alle normative vigenti, come la legge 81/08, e nel prevenire incidenti e malattie professionali. La loro consulenza consente di identificare e valutare i rischi, sviluppare piani di prevenzione personalizzati e migliorare le pratiche di sicurezza aziendali. Inoltre, un consulente per la sicurezza può aiutare a ridurre i costi associati agli infortuni sul lavoro, aumentare la produttività attraverso un ambiente di lavoro più sicuro e favorire un clima aziendale positivo, dimostrando l’impegno dell’azienda verso la tutela dei propri dipendenti.

Come è possibile aumentare i guadagni di un consulente attraverso la rivendita di Visure

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Nel mio lavoro concilio il mio background di studi in Economia e Gestione Aziendale con la mia passione per il digital marketing. Sono responsabile del blog di VisureNetwork® e gestisco i canali social della società curando i rapporti con la community dei nostri lettori e Affiliati.

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