Qual è la differenza tra visura e certificato camerale?

Qual è la differenza tra visura e certificato camerale?

Sappiamo che la visura camerale può essere utile soprattutto quando si ha la necessità di conoscere alcune informazioni su una determinata azienda italiana. Ma che cos’è esattamente e qual è la differenza tra visura e certificato camerale? Approfondiamo questo aspetto nel nostro articolo.

INDICE:

  1. Cos’è la visura camerale?
  2. Quanti tipi di visura camerale esistono?
  3. Come richiedere una visura o certificato camerale
  4. Dove scaricare una visura o certificato camerale?
  5. Visure camerali: il QR CODE
  6. Il rating di legalità inserito nelle visure camerali
  7. Cos’è il certificato camerale?
  8. Cos’è il certificato camerale con vigenza?
  9. In breve: tutte le differenze tra visura e certificato camerale

Cos’è la visura camerale?

Estratta dalla piattaforma Telemaco InfoCamere, la visura camerale riporta tutti i dettagli su un’azienda iscritta al Registro Imprese. Evidenzia, quindi, gli aspetti legali e anagrafici dell’impresa, la denominazione, la forma giuridica, la sede legale, il codice fiscale, il tipo di attività svolta e altri dati sugli organi di amministrazione e sulle cariche sociali.

Quanti tipi di visura camerale esistono?

Possiamo evidenziare 5 tipi di visure:

  • Ordinaria > contiene le informazioni, rilevato allo stato attuale, di natura giuridica, economica ed amministrativa di un’impresa iscritta in forma individuale o societaria al Registro Imprese;
  • Storica > la visura camerale storica permette di accedere alle informazioni riguardanti l’evoluzione dell’impresa nel tempo, dalla data di nascita dell’azienda o, se precedente, dal 1996 (anno di nascita del Registro delle Imprese) ai giorni nostri. I dati sulle imprese sono costantemente aggiornati;
  • Procedure > rileva eventuali stati di fallimento, liquidazione coatta o amministrativa, amministrazione controllata a carico di un’impresa;
  • Protocollo > evidenzia le pratiche in istruttoria presentate da un’impresa (modifica dell’oggetto sociale, del codice Ateco o della sede legale o amministrativa);
  • Protesti > registra gli effetti negativi riferiti a insoluti bancari e cambiali.

Inoltre, esiste anche la versione in inglese della visura camerale ordinaria, che può essere utile alle aziende italiane di import-export per presentare la propria attività all’estero, ma anche ad aziende straniere che cercano informazioni su imprese italiane.

Come richiedere una visura o certificato camerale

Visure e certificati possono essere richiesti presso gli uffici provinciali della Camera di Commercio. Attraverso i Distributori Ufficiali di InfoCamere è possibile effettuare la richiesta online e ricevere il documento in pochi secondi. La modalità di richiesta può essere svolta attraverso l’indicazione di uno dei seguenti dati di input:

  • denominazione,
  • codice fiscale,
  • numero di iscrizione al REA e provincia.

Dove scaricare una visura o certificato camerale?

Puoi ottenere una visura camerale online ordinaria oppure storica grazie a VisureItalia, distributore Ufficiale InfoCamere:

Visura camerale ordinariaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura camerale ordinaria
Visura camerale storicaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura camerale storica

>> Per conoscere tutti i tipi di visura camerale CLICCA QUI <<

Visure camerali: il QR CODE

Le visure camerali riportano il QR Code Registro Imprese, un codice identificativo dei documenti ufficiali della Camera di Commercio. Grazie ad esso il documento sul quale è presente diventa unico. Chiunque può quindi verificare la corrispondenza tra quello in suo possesso e quello digitale archiviato dal Registro Imprese al momento dell’estrazione.

Il rating di legalità inserito nelle visure camerali

La visura camerale si arricchisce di informazioni che permettono di individuare l’affidabilità delle aziende: il rating di legalità. Nello specifico, questo rating viene rilasciato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) alle aziende che ne hanno fatto richiesta e ottenuto il riconoscimento.

Si tratta di uno strumento per la promozione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, che indica il rispetto della legalità da parte delle imprese e il grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business. L’elenco delle imprese con rating di legalità, con il relativo punteggio, è pubblicato sul sito dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Potrebbe interessarti anche >> Leggere una visura camerale

Cos’è il certificato camerale?

A differenza della visura, il certificato camerale ha valore legale, è valido per sei mesi dalla data di rilascio ed è opponibile a terzi. Si utilizza in casi particolari come nelle richieste di finanziamento e fusioni societarie, per le quali non è sufficiente presentare una visura camerale.

La validità del certificato camerale è data dalla carta filigranata e dalle contromarche, che ne garantiscono la non riproducibilità. In base al tipo di impresa, si possono richiedere diversi certificati: di iscrizione, di iscrizione abbreviato, storico, albo artigiani, in inglese oppure un’autodichiarazione controfirmata da uno degli amministratori. Le contromarche, inoltre, si suddividono in tre tipologie sulla base del certificato: 

  • oro per il certificato di Iscrizione,
  • argento per lo Storico,
  • rame per l’Artigiano.

Cos’è il certificato camerale con vigenza?

Il certificato di vigenza viene stampato su carta filigranata con bollo dei diritti assolti ed è valido per uso legale. Rispetto alle informazioni contenute nel certificato di Iscrizione alla Camera di Commercio, fornisce in più i dati sull’assenza di procedure concorsuali. Questo significa, ad esempio, che fornisce informazioni su un eventuale stato di fallimento di un’azienda.

In breve: tutte le differenze tra visura e certificato camerale

Riassumiamo di seguito quali sono le principali differenze tra questi due documenti:

  • il valore legale. Al contrario della visura, soltanto il certificato camerale ha valore legale, dato che viene stampato su carta filigranata della Camera di Commercio con l’apposizione delle contromarche olografiche e delle marche da bollo,
  • la validità. Il certificato camerale è valido per sei mesi dalla data di emissione, mentre la visura non ha una validità stabilita,
  • dati presenti nel documento: i certificati della Camera di Commercio non riportano indicazioni su partita IVA, codice ATECO, certificazione di qualità e attestazione SOA, scadenza dell’esercizio economico, numero di addetti, domicilio/residenza dei soggetti aventi cariche/qualifiche.

Leggi anche >> Certificato di Vigenza: cos’è? Ecco un fac simile

 

Content Marketing Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Digital Marketing. Attualmente ricopro il ruolo di Content Marketing Specialist presso VisureItalia® e aiuto i lettori del blog SmartFocus a restare sempre aggiornati sulle novità in ambito fiscale, tributario ed economico.

© Riproduzione riservata

Se hai trovato utile questo articolo o hai bisogno di un chiarimento, lascia un commento nel form a fine pagina o scrivici a smartfocus@visureitalia.com. Inoltre, iscriviti alla newsletter per ricevere gratuitamente aggiornamenti su attualità economica, novità fiscali e tributarie, consigli pratici su normative, leggi e tributi!
Servizi VisureItalia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *