La vettura è cointestata quando si sceglie di intestarla nello stesso momento a due persone. Possono essere coniugi, ma anche genitori e figli o due amici. Ma è possibile mettere il fermo amministrativo di un’auto contestata? L’Agenzia delle Entrate potrebbe inibire l’utilizzo della vettura al cointestatario che non ha nessun debito? Facciamo subito chiarezza.
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Cos’è il fermo amministrativo?
I crediti non pagati, come tributi oppure multe per violazioni del Codice della Strada, possono essere riscossi con il fermo amministrativo. Si tratta di un atto che consente di bloccare un bene mobile iscritto in pubblici registri di proprietà del debitore o dei coobbligati.
La cartella di pagamento è l’atto che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione notifica ai contribuenti con il fine di recuperare i crediti insoluti. In caso di mancato pagamento della cartella esattoriale nei termini di legge, cioè 60 giorni, il concessionario della riscossione può attivare procedure per la riscossione coattiva sui beni del debitore come appunto il fermo amministrativo di beni mobili registrati. Nello specifico, il debitore riceve prima una notifica di preavviso di fermo amministrativo con l’invito, entro 30 giorni, a regolarizzare i pagamenti e la comunicazione che, in caso di inadempimento, si procederà all’iscrizione del fermo sul veicolo.
Si può mettere il fermo amministrativo su un’auto cointestata nel 2022?
Se il veicolo con fermo amministrativo è cointestato, l’iscrizione del fermo non può avvenire. In questo caso, infatti, il debito riguarda soltanto uno dei proprietari, mentre l’applicazione del fermo graverebbe su entrambi. Pertanto, per non comportare un danno, la legge non consente il fermo amministrativo su un’auto cointestata.
In passato, comunque, è capitato in diversi casi che l’Agente della Riscossione abbia adottato il fermo sull’auto cointestata, considerando la vettura come un bene indivisibile. Questi provvedimenti dell’Agente della Riscossione, tuttavia, hanno subito pesanti critiche e i blocchi sulle auto cointestate non sono stati ritenuti validi.
Per fare un esempio concreto, la sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Piemonte n. 1374 del 2017 ha stabilito che il fermo su un veicolo in comproprietà non può essere applicato se tutti i proprietari non sono debitori. Ciò significa che, qualora fosse applicato un fermo su di un mezzo in comproprietà, si potrebbe impugnare l’atto dinanzi alla Commissione Tributaria.
Si può evitare il fermo amministrativo cointestando l’auto?
C’è chi pensa che sia sufficiente intestare l’auto a due persone per evitare il fermo amministrativo. In realtà, questo stratagemma è valido solo se la cointestazione avviene da subito. Nell’ipotesi in cui si tratti di una donazione, si potrebbe revocare l’atto entro 5 anni. Il codice civile, infatti, consente una revocatoria degli atti a titolo gratuito se questi effettuano un impoverimento dei beni di un debitore. L’alternativa per l’agente di riscossione è dimostrare una simulazione dell’atto. In linea generale, comunque, l’esattore verifica a chi risulta intestato il veicolo e, se c’è una comproprietà, si astiene dall’esecuzione del fermo.
Come sapere se c’è un fermo amministrativo su un’auto?
Per sapere se su un veicolo è iscritto un fermo amministrativo si può richiedere anche online una Visura PRA per targa sul sito di VisureItalia. In questo documento sono indicate tutte le informazioni relative a quel veicolo, che sia un’auto, una moto o un rimorchio. Tale servizio evidenzia, infatti, i dati del proprietario e, in caso di leasing, anche del conduttore, i dati del veicolo e lo stato giuridico. In relazione a quest’ultimo, nello specifico, si riporta anche la presenza di eventuali fermi amministrativi, ipoteche, gravami e vincoli.
Come rivendere il servizio di visura PRA ai propri clienti?
Per rivendere questo servizio è possibile rivolgersi a VisureNetwork®, la prima rete di affiliazione in Italia nelle visure e informazioni commerciali online. In questo modo si potranno ottenere le visure PRA sia per uso personale, sia per rivenderle ai propri clienti. Chi gestisce attività come un’agenzia di pratiche auto e vorrebbe ampliare la propria offerta, infatti, può farlo con l’affiliazione con VisureNetwork®.
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