Richiedere il certificato del casellario giudiziale è una necessità che capita più spesso di quanto si possa pensare. Chi scrive, ad esempio, ha dovuto richiedere il casellario giudiziale nel momento dell’iscrizione all’ordine dei giornalisti. Stessa cosa però capita a tutti i professionisti che si accingono a iscriversi a un ordine professionale.
Indice:
Che cosa è il casellario giudiziale?
Il casellario è una certificazione ufficiale prevista dall’articolo 3 del D.P.R. 14 Novembre 2002 n. 313 che viene rilasciata dalla Procura della Repubblica istituita presso il Tribunale e serve per attestare l’assenza in capo al soggetto richiedente di condanne definitive. Come correlato al casellario giudiziale (dove ricordiamo, sono elencate solo le eventuali condanne definitive) dobbiamo anche citare il certificato dei carichi pendenti dove trovano elencazione tutti i procedimenti che non hanno avuto ancora una loro risoluzione e che quindi non sono definitivi.
Certificato giudiziale: una certificazione tre diversi documenti.
Secondo il nostro ordinamento esistono quattro differenti tipologie di certificato casellario:
- un Casellario Giudiziale Generale che si compone di una sintesi di tutti i dati relativi a sentenze, condanne, provvedimenti irrevocabili che si trovano in capo a un soggetto richiedente e che riguardano gli ambiti civile, penale e amministrativo;
- un Casellario Giudiziale Civile dove sono elencati dettagliatamente tutti i provvedimenti dell’autorità giudiziaria in ambito civile. Sono qui indicati i provvedimenti d’interdizione giudiziale o legale, l’inabilitazione, i provvedimenti relativi alla perdita o alla revoca della cittadinanza italiana, le informazioni sulle eventuali amministrazione di sostegno. Mentre le informazioni sulle procedure fallimentari a carico non sono più iscrivibili a partire dalla data del primo gennaio 2008;
- un Casellario Giudiziale Penale, dove viene data pubblicità ed evidenza a tutti i provvedimenti di condanna definitivi che si trovano in capo a un preciso soggetto;
- un Casellario giudiziale “su richiesta delle Pubbliche Amministrazioni”. Essenzialmente identico al casellario generale, questa tipologia di certificato si distingue dal suo parente più prossimo, in quanto la richiesta viene fatta da un soggetto interessato (la P.A.)
Per quali motivi può essere richiesta la presentazione del casellario?
Il certificato del casellario come abbiamo visto è una documentazione che può essere richiesta per diversi e svariati motivi. La certificazione può essere richiesta per un uso amministrativo in occasione di un eventuale assunzione di lavoro; per accedere a dei precisi concorsi pubblici; nel momento di adottare e ricevere in affidamento dei soggetti minori; per richiedere il permesso di soggiorno o il passaporto; in occasione di specifici accertamenti dei servizi sociali; per dirimere delle controversie di lavoro; per partecipare alle gare d’appalto e per ricevere il nulla osta Consolare per matrimonio con persona straniera non appartenente all’UE.
Casellario giudiziale: come richiederlo
Il casellario può essere richiesto, oltre che presentando domanda allo sportello della Procura della Repubblica istituita presso il Tribunale anche in modalità online prenotando il certificato per via telematica selezionando l’ufficio locale in cui si vuole ritirare il certificato. Dopo aver prenotato la documentazione il certificato potrà essere ritirato direttamente allo sportello dell’ufficio locale del casellario indicato. Per ritirare materialmente il certificato sarà necessario esibire il modulo per la richiesta del casellario oppure essere in possesso del numero con la prenotazione rilasciato nel momento della richiesta e pagare i bolli dovuti per il rilascio.
Cosa succede se dopo aver prenotato il certificato non lo si ritira?
Nell’eventualità in cui il certificato richiesto non venga ritirato dal richiedente entro il termine di 30 giorni dalla data di prenotazione, il sistema annullerà in automatico la prenotazione.
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